L’obiettivo del Fondo Sì è di investire in “imprese capaci di fornire, in maniera sostenibile nel lungo termine, risposte adeguate ai bisogni della società generando consapevolmente un impatto sociale e/o ambientale positivo misurabile e creando così modelli imprenditoriali di riferimento”.
Gli elementi essenziali dell’obiettivo sono quindi:
Il Fondo Sì quindi “intende investire il 100% dei propri assets in iniziative di “imprenditorialità sociale” costituite e operanti in Italia, ovvero:
(i) imprese sociali come definite dalla nuova normativa (legge delega n. 106 del 06/06/2016 e D.lgs 112/17), quindi ogni organizzazione privata che svolge attività d’impresa per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che destina i propri utili prioritariamente allo svolgimento delle attività statutarie adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti, e favorendo il più ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti e di tutti i soggetti interessati alle sue attività (le cooperative sociali ed i loro consorzi sono di diritto imprese sociali);
(ii) cooperative sociali ed i loro consorzi, considerati imprese sociali di diritto ai sensi del D.lgs 112/17;
(iii) imprese che pur non rientrando nella precedente categoria legale presentano il chiaro obiettivo di generare un impatto sociale ed ambientale, espressamente dichiarato nello Statuto o in simili documenti e regolamenti interni.”
(Estratto dal Regolamento di Gestione del Fondo Sì)
Il Fondo esclude l’investimento in:
Il Fondo predilige inoltre investimenti in progetti che si sviluppano nei seguenti settori:
e che tengano in considerazione uno o più dei seguenti aspetti:
Il Fondo Sì è gestito secondo una strategia di “Impact Investing”, una delle 7 strategie che definiscono gli Investimenti Responsabili, e che permette di conciliare la generazione impatti ambientali e sociali positivi con le attese di rendimento economico.
Quattro sono le componenti distintive di un investimento ad impatto:
Per valutare, misurare e monitorare l’impatto degli investimenti effettuati, il Fondo si è dotato di un processo proprietario di gestione e misurazione degli impatti sociali (Impact Management and Measurement – IMM) che, per ogni singolo investimento, partendo da una valutazione del rischio ESG, definisce ambiti di impatto, KPI di Output e Outcome, e ne monitora le performance.
Il processo di gestione degli impatti non è indipendente e separato rispetto a quello d’investimento, ma vi è invece piena integrazione. Ogni fase d’investimento, dallo scouting iniziale all’exit finale, è prevista infatti la piena condivisione e integrazione degli aspetti d’impatto.
Il Processo di misurazione di impatto si divide in 5 fasi:
Definizione degli obiettivi | Definizione di obiettivi di cambiamento che si vuole raggiungere e definizione per ogni impresa della propria Catena del Valore |
Analisi degli stakeholders |
Identificazione delle aspettative dei diversi stakeholder coinvolti |
Definizione degli strumenti di misurazione |
Sviluppo di una serie di strumenti di misurazione che permettano di descrivere quei cambiamenti che, attraverso le proprie attività, l’impresa ha intenzione di realizzare. In base agli indicatori scelti sarà anche necessario definire dei target specifici da raggiungere, così da poter valutare poi lo scostamento rispetto a quanto previsto. Gli indicatori sono selezionati in base alla specificità dell’impresa e possono derivare da data base quali ad esempio GIIN, GRI, SDG, Global Value Exchange Caratteristica importante è che gli indicatori siano S.M.A.R.T. ovvero Specifici, Misurabili, Accessibili, Rilevanti (Pertinenti) e Tempo-definiti. |
Verifica e valutazione dell’impatto |
Raccolta dei dati, sulla base degli indicatori definiti e elaborazione dei dati al fine di popolare gli indicatori in matrice. |
Reporting, apprendimento e miglioramento | Comunicazione dei risultati ai diversi stakeholder, attraverso una reportistica adeguata, in termini di contenuti, alle esigenze degli stakeholders, garantendone l’effettiva utilità e trasparenza. |
Il processo di inserimento nelle liste di attività escluse o a rischio di esclusione come anche la verifica dei requisiti delle target per poter essere investite dal Fondo è condotto sulla base delle informazioni raccolte da fonti pubbliche e/o acquisite direttamente dalle società target tramite questionari di due diligence specifici e dichiarazioni rilasciate dai vertici aziendali delle società target nonché, ove necessario, tramite due diligence di sostenibilità effettuate da soggetti terzi indipendenti esperti in materia di misurazione d’impatto ESG.
Sefea Impact SGR, in qualità di società di gestione del FONDO Sì Social Impact, intrattiene un costante dialogo con le società target sulle tematiche legate alla sostenibilità al fine di influenzarne positivamente i comportamenti, aumentare il grado di trasparenza nonché monitorare il mantenimento dei requisiti ESG.
In virtù degli obiettivi del Fondo, delle metodologie applicate, del sistema interno di assessment dei Rischi ESG e dei criteri di Esclusione, e al monitoraggio del portafoglio, il Fondo non risulta esposto a rischi finanziari significativi, derivanti dal verificarsi di uno o più rischi ESG.
Il Fondo al momento non ha designato alcun indice quale indice di riferimento..
Come detto nel paragrafo B., il Fondo si è dotato di una propria metodologia di definizione degli indicatori che permetto di valutare la performance di sostenibilità dell’investimento e il raggiungimento degli impatti prefissati.
Gli indicatori vengono selezionati anche da data base quali GIIN, GRI, SDG e Global Value Exchange.
Il Fondo Sì rendiconta gli sviluppi e le performance prodotte dalle imprese in portafoglio ai propri Sottoscrittori in tutte le relazioni semestrali ed annuali.
Viene fornita una panoramica dello stato dell’arte per ogni società in portafoglio, compresi, oltre agli ambiti di impatto, anche un dettaglio degli indicatori utilizzati (KPI di Output e KPI di Outcome).