Sefea Impact | Informativa sulla sostenibilità
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Informativa sulla sostenibilità

Informativa sulla Sostenibilità del Fondo Sì Social Impact

ai sensi dell’art. 10 del Regolamento UE 2019/2088

La presente informativa si basa sulle indicazioni contenute nel Regolamento delegato (UE) 2022/1288 della Commissione del 6 aprile 2022 che integra il regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano i dettagli del contenuto e della presentazione delle informazioni relative al principio «non arrecare un danno significativo», che specificano il contenuto, le metodologie e la presentazione delle informazioni relative agli indicatori di sostenibilità e agli effetti negativi per la sostenibilità, nonché il contenuto e la presentazione delle informazioni relative alla promozione delle caratteristiche ambientali o sociali e degli obiettivi di investimento sostenibile nei documenti precontrattuali, sui siti web e nelle relazioni periodiche

 

 

A.     Sintesi

Il Fondo Sì Social Impact (“Fondo Sì”), gestito da Sefea Impact SGR spa (“Sefea Impact” o “SGR”) è un Fondo di investimento Euveca, chiuso e riservato, che effettua esclusivamente investimenti sostenibili aventi obiettivi ambientali e/o sociali (gli “Obiettivi”), e che adotta una strategia di impact investing. Il Fondo Sì investe infatti il 100% proprio patrimonio in attività imprenditoriali capaci di generare intenzionalmente impatti positivi e misurabili, e predilige investimenti in Cooperative e Imprese Sociali in quanto capaci di coniugare, attraverso la propria attività d’impresa, elevati impatti sociali e ambientali con giusti ritorni economici.

 

Gli Obiettivi che il Fondo Sì si è dato e a cui tutti gli investimenti devono contribuire sono:

  • Riduzione delle disuguaglianze sociali
  • Miglioramento della qualità della vita e del benessere delle comunità locali
  • Miglioramento della qualità dell’istruzione e dei servizi educativi
  • Mitigazione dei cambiamenti climatici
  • Promozione della transizione verso l’economia circolare
  • Protezione e ripristino di biodiversità ed ecosistemi

 

Per garantire il raggiungimento degli Obiettivi, il Fondo Sì per il tramite di Sefea Impact, applica un processo di gestione e misurazione degli impatti (il “Processo di Impatto”) in grado di accompagnare ogni impresa partecipata dal Fondo Sì ad identificare i rispettivi profili di miglioramento per la creazione di valore. Tale processo prende in considerazione sia la valutazione dei rischi ESG connessi all’investimento, che i potenziali effetti negativi dell’attività d’impresa della società investita sui fattori di sostenibilità.

 

Al fine di misurare il raggiungimento degli Obiettivi, Sefea Impact ha definito, per il Fondo Sì, 26 indicatori di performance legati agli Obiettivi sociali e ambientali, mentre per la valutazione dei possibili effetti negativi per la sostenibilità ha integrato nei propri processi, che già prevedevano procedure di valutazione dei potenziali effetti negativi, ulteriori 49 indicatori relativi ai Principal Adverse Impacts (i “PAI”), utilizzati anche per la valutazione del principio di “non arrecare danno” dei singoli investimenti.

 

La metodologia utilizzata da Sefea Impact per il raggiungimento degli Obiettivi Sociali e Ambientali è la Theory of Change (“ToC”), che permette, grazie all’attività di accompagnamento della SGR, di ricostruire la catena di creazione di valore per ogni impresa in portafoglio, sulla base della quale vengono definiti anche modalità e tempi di rilevazione dei dati raggiunti.

I dati vengono raccolti dalle società in portafoglio prevalentemente con lo strumento delle survey, ma anche dei gestionali operativi utilizzati dalle società stesse e vengono successivamente rielaborati dalla SGR.

L’attività di accompagnamento che Sefea Impact garantisce ad ogni singola impresa in portafoglio è frutto dell’impegno della SGR a promuovere il miglioramento delle performance ESG e di impatto delle società partecipate, e il raggiungimento degli Obiettivi.  In tutte le fasi di investimento, infine, Sefea Impact, sempre per conto del Fondo Sì, applica un elevato grado di diligenza, con particolare riferimento ai profili ESG, conducendo specifiche attività di due diligence su tutte le imprese oggetto di potenziale investimento (“Imprese Target”), avvalendosi anche del supporto di consulenti esterni.

 

 

B.      Nessun danno significativo all’obiettivo d’investimento sostenibile

Al fine di verificare che non venga arrecato nessun danno significativo all’obiettivo d’investimento sostenibile, Sefea Impact, per conto del Fondo Sì, valuta già in fase di analisi preliminare, attraverso un’apposita due diligence, i possibili effetti negativi sui fattori di sostenibilità degli investimenti attraverso gli indicatori relativi ai PAI. La SGR ha pertanto integrato nel proprio Processo di Impatto 20 indicatori obbligatori previsti dalla Tabella 1 dell’allegato I del Regolamento 2022/1288, oltre a 29 facoltativi previsti dalla Tabella 2 e 3 del suddetto allegato, di seguito elencati.

 

Tali indicatori vengono rilevati periodicamente in occasione delle attività di monitoraggio delle imprese in portafoglio, anche al fine di mettere in campo eventuali azioni di mitigazione e riduzione degli effetti negativi, laddove rilevati. La valutazione degli esiti delle rilevazioni è effettuata anche con il supporto di consulenti esterni, in particolare per quanto riguarda gli aspetti ambientali.

 

Nell’attività di due diligence è altresì ricompresa una valutazione relativa anche al rispetto dei principi previsti dalle Linee Guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro, e dalla Carta internazionale dei diritti dell’uomo, oltre che dello Statuto dei Lavoratori italiano. Nello specifico, i criteri ESG che monitora Sefea ricomprendono:

  • 45 criteri appartenenti a Linee guida OCSE per le multinazionali, riferiti a:
    • III. – Divulgazione di informazioni
    • IV. – Diritti umani
    • V. – Occupazione e relazioni industriali
    • VI. – Ambiente;
    • VII. – Lotta alla corruzione, all’istigazione alla corruzione e alla concussione
    • VIII. – Interessi del consumatore
    • X. – Concorrenza
    • XI – Fiscalità

 

  • 36 criteri appartenenti ai Principi UN Global Compact, riferiti a:
    • Principio I – alle imprese è richiesto di promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell’ambito delle rispettive sfere di influenza
    • Principio II – assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani
    • Principio III – alle imprese è richiesto di sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva
    • Principio VI- l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione;
    • Principio VII – alle imprese è richiesto di sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali
    • Principio VIII – intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale;
    • Principio IX – incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l’ambiente
    • Principio X – le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l’estorsione e le tangenti

 

  • 6 criteri appartenenti alle principali Convenzioni ILO, riferiti a:
    • 29, 1930 Convenzione sul lavoro forzato – abolire nel più breve termine possibile l’impiego del lavoro forzato o obbligatorio in tutte le sue forme;
    • C87 – Convenzione sulla libertà sindacale e la protezione del diritto sindacale, 1948;
    • C98 – Convenzione sul diritto di organizzazione e di negoziazione collettiva, 1949;
    • C100 – Convenzione sull’uguaglianza di retribuzione, 1951;
    • C105 – Convenzione sull’abolizione del lavoro forzato, 1957;
    • C111 – Convenzione sulla discriminazione (impiego e professione), 1958;
    • C138 – Convenzione sull’età minima, 1973;
    • C182 – Convenzione sulle forme peggiori di lavoro minorile, 1999

 

 

 

C.     Obiettivo di investimento sostenibile del prodotto finanziario

Il Fondo Sì gestisce esclusivamente investimenti sostenibili, capaci di generare impatti positivi e misurabili per la collettività. Gli Obiettivi che il Fondo Sì intende raggiungere sono sia ambientali che sociali, con una maggior attenzione a questi ultimi stante la vocazione fortemente sociale di Sefea Impact.

Obiettivi sociali:

  • Riduzione delle disuguaglianze sociali, attraverso azioni di:
    • integrazione sociale e miglioramento della qualità della vita delle persone svantaggiate
    • integrazione lavorativa e miglioramento del benessere economico di persone svantaggiate
    • riduzione del disagio abitativo di persone svantaggiate
    • promozione delle pari opportunità e della gender equality
  • Miglioramento della qualità della vita e del benessere delle comunità locali, attraverso azioni di:
    • riqualificazione urbana e paesaggistica di aree svantaggiate o interne e lotta allo spopolamento delle aree interne
    • sviluppo e rafforzamento di servizi e reti sociali (infrastrutturazione sociale/culturale)
    • miglioramento dell’accessibilità di prodotti e servizi
  • Miglioramento della qualità dell’istruzione e dei servizi educativi, attraverso azioni di:
    • sviluppo di servizi educativi di supporto a contrasto della dispersione scolastica
    • percorsi educativi e di formazione per l’inserimento e l’integrazione sociale di categorie svantaggiate
    • percorsi educativi e di formazione professionale
    • sviluppo e rafforzamento di servizi e infrastrutture socioeducativi

Obiettivi ambientali:

  • Mitigazione dei cambiamenti climatici, attraverso azioni di:
    • diffusione produzione e utilizzo di energie rinnovabili
    • riduzioni delle emissioni CO2
    • promozione della mobilità sostenibile o climate-neutral
  • Promozione della transizione verso l’economia circolare, attraverso:
    • riduzione/riciclo/riutilizzo di materiali nei processi aziendali
    • sviluppo di prodotti con maggiore durabilità, riparabilità, riutilizzabilità, cambio di destinazione, riparazione
    • riduzione della produzione di rifiuti e scarti
    • sviluppo di supply chain sostenibili
  • Protezione e ripristino di biodiversità ed ecosistemi, attraverso azioni di:
    • conservazione o prevenzione del deterioramento degli habitat e delle specie naturali
    • uso e gestione sostenibile del territorio
    • pratiche agricole sostenibili

 

Gli Obiettivi ambientali ai quali intende contribuire il Fondo Sì sono in linea con quanto previsto dall’articolo 9 lettere a), d), f) del Regolamento 2020/852 “Tassonomia”.

Durante le valutazioni preliminari, Sefea Impact verifica che ogni potenziale operazione di investimento sia in grado di dar risposta a uno o più Obiettivi sociali e/o ambientali del Fondo Sì, secondo il business model dell’impresa in cui si intende investire, definendo così gli indicatori con cui misurare gli Obiettivi conseguiti (“Indicatori di Sostenibilità”). In caso contrario l’operazione viene esclusa.

 

 

 

D.      Strategia di investimento

Sefea Impact ha deciso, attraverso il Fondo Sì, di contribuire agli Obiettivi basandosi esclusivamente su una strategia di investimento ad impatto (impact investing), ovvero effettuando “investimenti in imprese, organizzazioni e fondi realizzati con l’intento di generare un impatto sociale e ambientale misurabile e in grado, allo stesso tempo, di produrre un ritorno economico per gli investitori [1]”. La strategia di impact investing prevede tra i propri elementi caratterizzanti l’adozione di processi di gestione e misurazione dell’impatto sociale e ambientale, e che permette di conciliare la generazione di valore sociale con le attese di rendimento economico.

 

La strategia di investimento del Fondo Sì prevede, pertanto, investimenti in imprese capaci di fornire, in maniera sostenibile nel lungo termine, risposte adeguate ai bisogni della società generando consapevolmente un impatto positivo e misurabile, creando così modelli imprenditoriali di riferimento. Il Fondo vuole sostenere principalmente quelle forme imprenditoriali tipicamente escluse dal mercato dei capitali, quali Cooperative e Imprese Sociali in quanto maggiormente capaci di generare impatti significativi sulla collettività e sull’ambiente.

 

Le Imprese Target del Fondo Sì devono quindi:

  • essere organizzazioni capaci di sviluppare attività imprenditoriali generatrici di ricavi che le rendano autonome e indipendenti da sovvenzioni esterne, e sostenibili nel lungo termine da un punto di vista economico-finanziario, indipendentemente dalla forma legale assunta;
  • fornire prodotti/servizi, o adottare modalità di produzione utili a soddisfare i bisogni della comunità;
  • mirare esplicitamente ad ottenere degli impatti sociali positivi per la propria comunità, nell’esercizio delle proprie attività d’impresa. Deve cioè essere dichiarata chiaramente la volontà dell’impresa di produrre, attraverso le proprie attività, un cambiamento tangibile e duraturo in un determinato contesto d’azione, migliorando le condizioni di vita dei destinatari della propria missione, dal punto di vista sociale (promozione delle relazioni interpersonali, della fiducia reciproca, dell’inclusione e integrazione, etc.), ambientale (miglioramento della qualità e dell’accesso alle risorse naturali quali acqua, aria, suolo; salvaguardia e promozione della biodiversità; etc.), economico (aumento delle risorse a disposizione), culturale (miglioramento della qualità e dell’accesso a conoscenze e competenze, dell’istruzione, rafforzamento dell’autostima, etc.), etc.;
  • essere capaci di dimostrare i risultati ottenuti in termini di cambiamento tangibile e duraturo delle condizioni di vita dei propri beneficiari, e misurare con strumenti e processi adeguati gli impatti ottenuti nel perseguimento della propria mission;
  • sviluppare un approccio alla gestione e misurazione dei propri impatti “cosciente”, ovvero codificato in processi interni e divenuto parte essenziale della cultura dell’impresa.

 

Il Fondo Sì, in quanto fondo multisettoriale, predilige pertanto investimenti in progetti di:

  • istruzione ed educazione
  • salute e benessere
  • produzione alimentare sostenibile
  • industria creativa e cultura
  • servizi di residenzialità sociale
  • efficienza e produzione energetica
  • gestione e riciclo dei rifiuti
  • inclusione finanziaria
  • turismo sociale e sostenibile
  • mobilità sostenibile

che tengano in considerazione uno o più dei seguenti aspetti:

  • promozione dell’inclusione culturale, economica e sociale di soggetti svantaggiati
  • conservazione e promozione del patrimonio naturale
  • conservazione e promozione del know-how e delle produzione tipiche locali
  • riutilizzo di beni confiscati alla mafia
  • operazione di “Workers buyout”
  • mantenimento o creazione di nuova occupazione

 

La strategia di investimento del Fondo Sì esclude investimenti in:

  • imprese le cui attività non abbiano come finalità quella di raggiungere un Obiettivo;
  • imprese coinvolte in settori controversi quali:
  • settore combustibili fossili e energia nucleare
  • settore petrolifero e minerario
  • produzione di sostanze chimiche
  • produzione di prodotti dannosi per la salute
  • armi convenzionali e non convenzionali
  • gioco d’azzardo, tabacco, pornografia, alcolici (esclusi fermentati come vino e/o birra)
  • enti aventi una forma giuridica che non possa ricevere investimenti sotto forma di equity o quasi-equity (ad es. associazioni);
  • società assoggettate a procedure concorsuali, cioè interessate da piani di risanamento (articolo 67d Legge Fallimentare), accordi di ristrutturazione dei debiti (articolo 182bis Legge Fallimentare) o concordato preventivo (articoli 160 e seguenti Legge Fallimentare), pur guardando con interesse alle imprese che hanno completato positivamente un processo di turnaround e sono portatrici di un nuovo progetto di sviluppo;
  • operazioni di pura ristrutturazione finanziaria (es.: consolido dell’indebitamento);
  • operazioni che richiedano un intervento del Fondo sotto forma di investimenti a fondo perduto, emissione di garanzie, investimenti a breve termine;
  • enti che non rispettino la dimensione di PMI;
  • enti le cui attività finanziate sono realizzate all’estero.

 

Inoltre la SGR, per conto del Fondo Sì, verifica che le Imprese Target rispettino prassi di buona governance con riferimento a: (i) strutture di gestione solide, (ii) relazioni con il personale, (iii) remunerazione del personale e (iv) rispetto degli obblighi fiscali.

I dati che emergono dalle rilevazioni sugli ambiti di buona governance vengono valutati dalla SGR con il supporto di un consulente esterno, ponderando le risposte in base al principio di proporzionalità e di rilevanza. Alcuni aspetti legati alla buona governance vengono poi ulteriormente rilevati dalle due diligence legali e fiscali. Laddove la SGR valuti una assenza di prassi di buona governance, l’Impresa Target viene esclusa dal processo di investimento.

 

 

 

E.      Quota degli investimenti

Il Fondo Sì investe la totalità del suo patrimonio in investimenti sostenibili. Gli strumenti finanziari previsti sono:

  • azioni, quote e, in generale titoli rappresentativi di capitale di rischio e
  • strumenti finanziari rappresentativi di “quasi equity”

Il Fondo non gestisce liquidità, essendo il patrimonio del fondo richiamato solo in caso di conclusione di accordi di investimento.

L’asset allocation degli attivi del Fondo è quindi pari al 100% in investimenti sostenibili e in termini di quote minime degli investimenti utili per raggiungere l’Obiettivo conformemente alla propria strategia di investimento, la ripartizione è la seguente:

  • almeno il 60% deve rispondere ad Obiettivi sociali
  • almeno il 10% deve rispondere ad Obiettivi ambientali

 

F.     Monitoraggio dell’obiettivo di investimento sostenibile

Al fine monitorare il raggiungimento dell’obiettivo di investimento sostenibile, Sefea Impact ha definito per ogni Obiettivo del Fondo Sì appositi Indicatori di Sostenibilità di seguito elencati:

 

     

Gli Indicatori di Sostenibilità vengono rilevati annualmente in occasione delle attività di monitoraggio periodico delle società in portafoglio, unitamente alle rilevazioni sul rischio ESG e sui PAI. L’accompagnamento che Sefea Impact offre alle società in portafoglio sui temi dell’impatto, come meglio specificato nelle sezioni “H” e “K”, permette alla SGR di monitorare costantemente le performance delle società in portafoglio, intervenendo con misure correttive laddove necessarie.

 

G.     Metodologie

Il Processo di Impatto adottato da Sefea Impact per la gestione e misurazione degli impatti generati dalle società in portafoglio del Fondo Sì permette di valutare il raggiungimento degli Obiettivi . Il Processo di Impatto si sviluppa in 5 fasi:

  1. Identificazione degli Obiettivi da raggiungere
  2. Analisi degli stakeholders
  3. Mappatura del “cambiamento” e definizione degli strumenti di misurazione
  4. Misurazione e valutazione degli impatti
  5. Reporting e comunicazione

 

La metodologia utilizzata da Sefea per il raggiungimento degli Obiettivi è la Theory of Change, che permette di ricostruire la catena di creazione di valore per ogni impresa in portafoglio: dalle risorse di cui ha bisogno, alle attività, ai risultati, arrivando all’impatto generato, secondo il modello di seguito rappresentato.

 

 

 

H.     Fonti e trattamento dei dati

I dati utilizzati per la valutazione del raggiungimento degli Obiettivi provengono principalmente dalle società in portafoglio le quali, attraverso survey costruite anche ad hoc, forniscono i dati alla SGR con base annuale. Laddove presenti, Sefea Impact richiede anche bilanci sociali o report ulteriori predisposti dalla società in portafoglio e/o da terze parti, che possano rafforzare ulteriormente la verifica del raggiungimento degli Obiettivi.

Al fine di garantire la qualità dei dati, laddove necessario Sefea Impact elabora insieme alle società investite gli strumenti di rilevazione, che vengono predisposti anche con il supporto di advisor esterni.

 

 

 

I.      Limitazioni delle metodologie e dei dati

Il processo di gestione e misurazione degli impatti adottato da Sefea Impact ha la capacità di adattarsi a eventuali cambiamenti dei processi di business delle Imprese Target. Tale flessibilità permette al processo di essere sempre in grado di rilevare il raggiungimento dell’obiettivo di investimento sostenibile.

Un limite è riscontrabile nel processo specifico di rilevazione del dato in quanto la SGR analizza dati secondari rilevati direttamente dalla società in portafoglio. Tale limitazione è comunque mitigata dall’attività di riscontro che la SGR pone su ulteriore documentazione presente in società quali ad esempio bilancio sociale, report d’impatto, e/o report di terze parti.

Inoltre l’attività di accompagnamento e formazione sui temi della rilevazione, supporta ulteriormente la SGR nella riduzione di ogni eventuale limitazione del processo.

 

 

 

J.      Dovuta diligenza

Sefea Impact, per conto del Fondo Sì, applica un elevato grado di diligenza in tutte le fasi di investimento, con particolare riferimento ai profili ESG – compresi i rischi di sostenibilità e i principali effetti negativi – anzitutto attraverso le attività e i presidi già descritti nelle sezioni “B” e “D”.

Inoltre, la SGR conduce specifiche attività di due diligence su tutte le Imprese Target avvalendosi – ove opportuno – anche del supporto di consulenti esterni. Le attività di due diligence obbligatorie riguardano aspetti (i) legali, (ii) contabili e fiscali, (iii) ESG e di impatto. Laddove richiesto dalla tipologia di investimento, la SGR può attivare ulteriori due diligence tecniche su temi quali, a titolo di esempio, ambientali, marchi e brevetti, informatici.

Relativamente alla due diligence ESG e di impatto, questa si concentra sulla valutazione:

  • dei rischi ESG e dei principali effetti negativi sulla sostenibilità;
  • dell’allineamento agli Obiettivi ai quali il Fondo Sì intende contribuire;
  • delle dimensioni di impatto da raggiungere attraverso un’attività di accompagnamento.

 

Vengono in tal modo approfonditi gli aspetti sociali e ambientali che caratterizzano l’attività d’impresa della Società Target e i possibili ambiti di miglioramento verificando, in particolar modo, le potenzialità della Società Target rispetto alla adozione di un modello di business sostenibile e alla generazione di impatto.

L’attenzione della SGR ai temi della sostenibilità e dell’impatto è riscontrabile anche nel modello organizzativo della SGR che si è dotata di ruoli e responsabilità ben definiti che prevedono:

  • la presenza di un Consiglio di amministrazione composto esclusivamente da membri con forti competenze nei settori della finanza ad impatto e dell’imprenditorialità sociale;
  • la presenza di un Direttore Operativo che funzioni di responsabilità sui temi della sostenibilità e impatto;
  • la presenza nell’organigramma di Ufficio “Impatto e Policy ESG” dedicato esclusivamente allo sviluppo del modello di impatto e delle metodologie di rilevazioni utilizzate dalla SGR oltre che a supportare tutte le società partecipate dai fondi nello sviluppo e raggiungimento degli Obiettivi oltre che a crescere sui temi della sostenibilità.

 

 

 

K.     Politiche di impegno

Sefea Impact, per conto del Fondo Sì, si impegna a promuovere il miglioramento delle performance ESG e di impatto delle società partecipate, e il raggiungimento degli Obiettivi attraverso:

  • l’accompagnamento diretto di ogni singola società partecipate nella definizione dei propri processi di misurazione e gestione delle performance ESG e d’impatto per il raggiungimento degli Obiettivi;
  • l’identificazione di specifici ambiti di miglioramento delle performance ESG e d’impatto, attraverso le modalità descritte nella sezione “G”;
  • attività di monitoraggio periodico delle performance ESG e d’impatto;
  • l’inserimento di una specifica clausola all’interno del contratto di investimento in cui si prevede la predisposizione di un allegato in cui vengono esplicitati gli Obiettivi e gli Indicatori che dovranno essere raggiunti, nonché le relative modalità di monitoraggio e reportistica, prevedendo l’eventuale diritto di recesso o recovery put option a favore della SGR nel caso in cui non venissero raggiunti tali Obiettivi;
  • la partecipazione, nella maggior parte dei casi, nel consiglio di amministrazione delle società partecipate al fine di rafforzare il controllo sull’andamento della società anche rispetto alle performance ESG e d’impatto e al raggiungimento degli Obiettivi. In alcuni casi, anche in base alla tipologia di investimento, è possibile che Sefea Impact copra un posto nel collegio sindacale o come uditore dei consigli di amministrazione.

 

 

 

L.      Raggiungimento dell’obiettivo di investimento sostenibile

Per il raggiungimento dell’obiettivo di investimento sostenibile – ed in particolare con riferimento all’Obiettivo relativo alla riduzione delle emissioni di carbonio per il quale non sono ad oggi disponibili indici di riferimento UE di transizione climatica né un indice di riferimento UE allineato con l’accordo di Parigi – il Fondo Sì non ha designato un indice specifico di riferimento. Per ogni operazione di investimento vengono tuttavia definiti dei target – qualitativi o quantitativi – per il raggiungimento degli Obiettivi, in linea con la strategia e il modello di business sviluppato dalla Impresa Target.

 

 

Data di prima pubblicazione: 10 Marzo 2021

Data di pubblicazione versione #1 : 29 Dicembre 2022


[1] Secondo la definizione del Global Impact Investing Network (GIIN)

[2] Con “persone svantaggiate” si fa riferimento a: 1) persone svantaggiate (es. ex art. 4 L. 381/1991 invalidi fisici, psichici e sensoriali, ex degenti di istituti psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione; 2) lavoratori e lavoratrici svantaggiati/e (es. ex art. 31, comma 2, del D.lgs. n. 81/2015 ad esempio, persone senza un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; età compresa tra i 15 e i 24 anni o con più di 50 anni di età; persone adulte sole con una o più persone a carico; etc. 3) gli interventi possono inoltre includere persone che si trovano in condizioni di difficoltà (sociali e/o economiche) anche momentanee.

[3] Con “aree svantaggiate” si intendono le zone svantaggiate, ai sensi dell’art.17 del Regolamento (CE) 1257/99 (per il sostegno agricolo) ad esempio le zone di montagna; – altre zone svantaggiate minacciate di spopolamento e nelle quali sia necessario conservare l’ambiente naturale e per le quali ricorrono le seguenti caratteristiche: esistenza di terre poco produttive, ottenimento di risultati notevolmente inferiori alla media quanto ai principali indici che caratterizzano la situazione economica dell’agricoltura, scarsa densità o tendenza alla regressione demografica di una popolazione dipendente in modo preponderante dall’attività agricola; – zone nelle quali ricorrono svantaggi specifici e nelle quali l’attività agricola dovrebbe essere portata avanti per assicurare la conservazione o il miglioramento dell’ambiente naturale, la conservazione dello spazio naturale e il mantenimento del potenziale turistico o per motivi di protezione costiera; le aree interne, definite dall’Agenzia per la Coesione Territoriale come quella parte maggioritaria del territorio italiano caratterizzata dalla significativa distanza dai centri di offerta di servizi essenziali e indicate nelle liste di aree selezionate dalla strategia per le aree interne. Nelle aree svantaggiate rientrano inoltre per SEFEA, aree urbane caratterizzate da forti disagi socio-economici (ad esempio, province con alti tassi di disoccupazione, circoscrizioni di città metropolitane caratterizzati da forti disagi sociali, altro).

[5] Con iniziativa si fa riferimento a: progetti, azioni specifiche portate avanti dall’impresa. In alcuni casi il progetto/iniziativa può coincidere con l’attività economica.

[5] Le iniziative rilevate attraverso questo indicatore sono iniziative di rigenerazione/riutilizzo di edifici che non hanno un Obiettivo sociale ossia non hanno come beneficiari diretti persone e/o comunità